EMERGENZA SANITARIA COVID 19 SUGGERIMENTI OPERATIVI PER I FISIOTERAPISTI

La rapida evoluzione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione dell’epidemia da COVID-19 richiede che si forniscano alcune utili indicazioni per l’espletamento delle attività professionali in coerenza con le indicazioni del Ministero della Salute e con le disposizioni del Governo anche a tutela della salute dei pazienti che si affidano a noi nonché della nostra. Ricordiamo che fino al 3 aprile 2020 tutto il territorio nazionale è sottoposto alle medesime misure urgenti per il contenimento del contagio.

In ragione di quanto previsto nelle disposizioni ministeriali, l’obiettivo delle varie indicazioni non è il rischio zero (ottenibile solo con un rigido isolamento), ma la gestione del rischio nei termini di ridurre le probabilità di diffusione e contagio. Nell’attuale situazione di emergenza, rispetto alle norme operative si ritiene inutile distinguere tra attività erogata in regime pubblico o privato, e quanto previsto per la sanità pubblica va esteso anche per quella privata a tutela dell’interesse della collettività.

Nelle STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE, come ospedali, case di cura, RSA ed ambulatori, compresi gli enti che effettuano unicamente attività domiciliare il fisioterapista deve attenersi alle indicazioni fornite dalla Direzione Sanitaria al fine di ottemperare al corretto svolgimento delle proprie funzioni.
Le indicazioni sotto riportate possono comunque essere un utile orizzonte di riferimento in caso di ridotte o assenti indicazioni.

Negli STUDI PROFESSIONALI, SINGOLI O ASSOCIATI è il titolare dello studio che deve redigere ed attuare, sotto la propria responsabilità, le procedure idonee a garantire la salvaguardia della salute propria e delle persone che accedono allo studio. L’erogazione della cura è condizionata all’adozione di misure preventive e organizzative in linea con le disposizioni vigenti e le indicazioni dell’OMS.

Va altresì garantita la programmazione degli appuntamenti in maniera tale da evitare la sosta di più persone nelle sale di attesa e loro eventuali accompagnatori. In ogni caso: si richiama l’attenzione sulla scrupolosa ottemperanza alle misure previste dall’art. 3, comma 1 del D.P.C.M. 9 marzo 2020.

  •   lett. a): attenersi alle appropriate misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni;
  •   lett. d): gestione di pazienti con sintomatologia respiratoria e febbre;
  •   lett. e):esposizone delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie
  •   lett. h): messa a disposizione di disinfettanti per l’igiene delle maniIn tutti i setting assistenziali di interesse fisioterapico (studio professionale, ambulatorio, strutture ex art. 26, strutture di ricovero ordinario, strutture socioassistenziali, RSA, …) valgono comunque le regole generali contenute in questo documento.
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suggerimenti-COVID19-per-fisioterapisti-congiunto-AIFI-CDA-OrdiniTSRMPSTRP-10-marzo-2020-def

Un ringraziamento particolare al Fondo di beneficienza Intesa Sanpaolo

Un sentito “grazie” al Fondo di Beneficenza Intesa Sanpaolo

Con il suo contributo prosegue il Progetto: Vivere a Milano dopo il coma: un’organizzazione stabile per persone con Lesioni Cerebrali Acquisite e le loro famiglie

Un Progetto con un  Obiettivo Preciso:

Consentire l’apertura della SEDE per 1 anno. Per garantire accoglienza per informazioni, ascolto e definizione di un primo contatto con i membri dell’Equipe sociosanitaria.
Per fare in modo che il Presidente o un suo delegato siano a disposizione, su appuntamento, per un colloquio informativo gratuito

L’Azione di tenere aperta la Sede consente di rispondere alle esigenze delle famiglie, sia in termini di orari che di contenuti. 
Consente la messa a disposizione di professionisti selezionati da indicare alle famiglie che perdono, alla dimissione ospedaliera, i riferimenti sanitari. Professionisti disponibili, in base ai titoli e all’esperienza e inseriti in un percorso di formazione continua.
L’Azione di tenere aperta la Sede consente inoltre di attivare percorsi personalizzati di reinserimento sociale: dopo un primo incontro si individua il professionista o il team e si costruisce l’intervento più adeguato alla persona.
La Sede garantisce attenzione e tempestività: i tempi di risposta e di eventuale attesa sono elementi di grande importanza e di attenta valutazione.
Per 1 giorno alla settimana e ogni qual volta servisse per formazione e assemblee. 

Ancora un sentito GRAZIE

 

Molto bene il Corso per Badanti per persone con Lesioni Cerebrali

Ottimi risultati per il corso tenuto presso la sede dell’associazione dedicato a persone che già oggi o in futuro intendono seguire in maniera specifica l’assistenza a domicilio di persone con lesioni cerebrali acquisite.

Un compito non facile per le problematiche che molto spesso le condizioni di salute dei pazienti non sono facili e hanno bisogno di competenze e attenzioni molto particolari.

Il corso tenuto presso la serie ha riscosso un grande successo e si intende replicarlo quanto prima.

 

PROGRAMMA CORSI BADANTI

18/01/2020 e 25/01/2020 SABATO

– Milano,  Via Teodosio 12

Assistenza a persone con disturbo di coscienza : stati vegetativi e minima responsività

Gestione quotidiana delle persone  con GCA (grave cerebrolesione acquisita)

Ecco il Programma di formazione alla quale collabora l’Associazione

18/01/2020

9.00 – 11.00 Cenni del significato dei disturbi cognitivi sulla gestione quotidiana dei pz con GCA (grave cerebrolesione acquisita) – CLAUDIA MAGGIO PSICOTERAPEUTA SPECIALISTA IN NEUROPSICOLOGIA

11.00 – 12.00  I disturbi del comportamento /rischi e difficoltà di questi pz. e Il rapporto con le famiglie – CLAUDIA MAGGIO PSICOTERAPEUTA SPECIALISTA IN NEUROPSICOLOGIA

12.00-13.00  – 14.00 – 15.00  Le Persone in stato vegetativo Inquadramento clinico –  SANDRO FELLER NEUROLOGO

15.00 – 17.00 –Formazione dei famigliari e assistenza dei Docs – CARLA CORSINI FISIATRA

17.00 -18.00 – TAVOLA ROTONDA

25/01/2020

9.00 – 11.00 – Diritti e Doveri della badante e della famiglia – MASSIMO GIACOMIN

12.00-13.00 – –  Igiene dell’anziano e dell’ambiente – GAIOTTO MAURIZIO INFERMIERE

CORSO BADANTI 18 e 25 gennaio  2020Tecniche di vestizione e movimentazione dell’anziano GAIOTTO MAURIZIO INFERMIERE

15.00 – 17.00 Somministrazione dei Farmaci L’assistenza all’anziano GAIOTTO MAURIZIO INFERMIERE

17.00 -18.00 TAVOLA ROTONDA

Scarica il Programma: CORSO BADANTI 18 e 25 gennaio 2020

Rassegna Stampa 21 giornata TCE

Ecco una piccola rassegna Stampa degli articoli che hanno accompagnato la
21 Giornata del Trauma Cranico 

Associazioni riunite per lanciare un messaggio di speranza: il ritorno a una vita normale dopo un grave trauma cranico è possibile. Questo concetto è il cuore della 21° Giornata Nazionale del Trauma Cranico, promossa dalla Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico (FNATC) e organizzata dall’Associazione Amici di Samuel, il 16.11.2019 a Bergamo, presso l’Auditorium Casa del Giovane.

Rassegna Stampa

L’Eco di Bergamo –  da scaricare il PDF – 2019.11.12 L’Eco Di Bergamo, p. 18

Corriere della Sera BuoneNotizie, p. 11 – 12.11.2019

Gli amici di Samuel e il ritorno alla vita

Superando.it – 11.11.2019

Anatomia di un ritorno alla vita dopo un grave trauma cranico

Dire.it – 27.11.2019

Tg Riabilitazione, edizione del 27 novembre 2019

Dal minuto 03:45

Newsagent.it – 27.11.2019

XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico

Infonotizie.com – 27.11.2019

XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico • Grave trauma cranico, una Carta dei diritti per tornare a lavorare

Nellanotizie.net – 27.11.2019

XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico • Grave trauma cranico, una Carta dei diritti per tornare a lavorare • Associazioni unite per lanciare un messaggio di speranza

Informazione.it – 27.11.2019

XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico

Tuttasalutenews.com – 13.11.2019

XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico . 16 novembre

Superabile.it – 13.11.2019

Trauma cranico, Gntc: possibile trattare anche casi impossibili

Newsagent.it – 13.11.2019

XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico Come trattare un caso impossibile

 

La grave cerebrolesione acquisita: un problema sanitario, sociale e familiare (dalla fase acuta al ritorno al territorio)

Il trauma cranico è la prima causa di morte e disabilità permanente negli individui sotto i 45 anni e la causa più frequente di decesso tra tutti gli eventi traumatici. Nel nostro paese ci sono circa 15-20 casi di gravi cerebrolesioni acquisite per 100.000 abitanti l’anno e nella sola Lombardia si calcolano dagli 800 ai 1.000 casi. A fronte di questi numeri diventa fondamentale promuovere campagne di prevenzione, intervenendo nelle scuole per sensibilizzare i giovani sull’importanza di adottare comportamenti corretti e sicuri alla guida e sviluppando la consapevolezza dei possibili rischi e delle gravi conseguenze.

In occasione della 21° Giornata Nazionale del Trauma Cranico, clinici e Associazioni si sono confrontati sulle linee guida da seguire durante il percorso di riabilitazione delle persone colpite da GCA, necessarie perché il recupero del paziente sia una possibilità concreta. Fondamentali risultano essere quindi la tenacia, la volontà, la presenza di strutture socio-assistenziali adeguate e un approccio multidisciplinare pensato per la persona nell’unicità della sua storia.

“Pur con disomogeneità nei territori e con aspetti da migliorare, il percorso sanitario ospedaliero ha un buon livello di efficienza, – commenta Sandro Feller, presidente della XXI Giornata Fnatc – le criticità emergono nel momento del ritorno a casa e del reinserimento lavorativo e sociale”.  Dopo una grave cerebro lesione infatti tutto cambia: il malato e la famiglia si trovano ad affrontare una quotidianità nuova e spesso complicata.

Durante la giornata è stata presentata la Carta dei Diritti delle persone con Grave Cerebrolesione Acquisita, un documento nato da un’attenta analisi dei bisogni soddisfatti e insoddisfatti durante il percorso di cura delle persone con GCA e delle loro famiglie. La Carta dei Diritti, che mantiene al centro il paziente, la famiglia e i loro bisogni, contiene le azioni di cura, ricerca e rappresentanza per tutto il corso della riabilitazione e rappresenta un importante mezzo di informazione, aggregazione e riferimento.

Il convegno – commenta il presidente Sandro Feller – ha dato la possibilità di confrontarsi a professionisti e familiari di persone colpite da GCA, tra verità scientifiche e racconti di chi ha subito sulla propria pelle questi eventi. La partecipazione è stata numerosa e le Associazioni hanno sottolineato quanto sia importante informare i giovani per sviluppare in loro la consapevolezza dei rischi che si corrono quando si va in moto senza casco o in macchina senza cinture di sicurezza, per esempio”.

 

 

BIOMARKERS OF AWARENESS AND WAKEFULNESS AND THERAPEUTIC OPTIONS IN PATIENTS WITH 

Estendiamo l’invito del  Comitato Scientifico e  invitiamo a partecipare al Simposio Internazionale al quale partecipa anche Sandro Feller, Presidente di AGCAM

BIOMARKERS OF AWARENESS AND WAKEFULNESS AND THERAPEUTIC OPTIONS IN PATIENTS WITH DISORDERS OF CONSCIOUSNESS

International Symposium MIDOC 2019

DECEMBER 16-17, 2019 – MILAN 

Sala congressi CNR, Via Alfonso Corti, 12

Accreditato ECM 

Progetto di Ricerca Finalizzata PE-2013-02359287 International Symposium MIDOC 2019

Il Centro Ricerche sul Coma del Besta, che vede coinvolte diverse Unità Operative dell’Istituto, da anni ha trattato e tratta il complesso tema dei pazienti con disordini della coscienza e in questo contesto l’approccio multimodale allo studio della coscienza è uno dei temi affascinanti delle neuroscienze di cui vogliamo parlare il 16 e 17 dicembre con relatori italiani e stranieri.

Le giornate di lavoro sono suddivisa in 3 sessioni, necessariamente sintetiche, seguite da una discussione con i presenti, e il simposio si chiuderà con una tavola rotonda che vede coinvolte tutte le principali associazioni di familiari oltre a diversi rappresentanti di società scientifiche. 

Durante i lavori onoreremo la memoria del caro collega Marco Sarà,  che ci ha prematuramente lasciati un mese fa e che ha contribuito con il suo lavoro a far crescere la comunità scientifica che studia i disordini di coscienza in Italia e all’estero

17 Dicembre ore 12.45

Dr Marco Sarà Memorial Introduced by Matilde Leonardi and Francesca Pistoia

Saremo lieti di incontrarvi a Milano in un simposio che ci auguriamo possa essere interessante e proficuo.La partecipazione è gratuita ma l’iscrizione obbligatoria dato il limite dei posti disponibili.Vi chiediamo quindi gentilmente di inviare la vostra conferma di iscrizione alla giornata al link 

https://forms.gle/hrWn2F536Vu2MjaX9 

INFO: docmeeting2019@istituto-besta.it– Contact: +39 0223942397

Scientific and Organizing committee MIDOC2019

Maria Grazia Bruzzone, Chair – Matilde Leonardi, Chair 

Stefania Ferraro, Martin M. Monti, Anna Nigri, Ludovico D’Incerti, Chiara Pinardi, Greta Demichelis, Ruben Gianeri, Jean-Paul Medina, Davide Sattin, Francesca Magnani, Silvana Franceschetti, Davide Rossi Sebastiano, Elisa Visani, Cristina Rosazza

SCARICA IL PROGRAMMA

Programma_MIDOC2019

21 Giornata del Trauma Cranico

XXI Giornata Nazionaledel Trauma Cranico

Come trattare un caso impossibile. Storie di come un approccio multidisciplinare può portare a una nuova vita

Promossa dalla Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico e organizzata dall’Associazione Amici di Samuel, nel suo decimo anniversario di fondazione,

  • Un’occasione di confronto tra scienziati,professionisti e familiaridipersone colpite da traumi cranici encefalici per parlare delle riabilitazioni più difficili
  • Grazie alla multidisciplinarietà della riabilitazione, al miglioramento organizzativo, alla maggiore preparazione delle equipe con il contributo della tecnologia, la possibilità di recuperare al meglio è ora possibile

“Anatomia di un ritorno alla vita dopo un grave trauma cranico” è il convegnoorganizzato dall’Associazione Amici di Samuel, nell’ambito della XXI Giornata Nazionale del Trauma Cranico (GNTC) e promossa dalla FNATC, che rappresenta oltre10.000 famiglie, sulle sfide da affrontare e su come trattare i casi, anche quelli detti “impossibili”, di persone colpite da una grave cerebrolesione acquisita per accompagnarli nella ricerca di nuove identità.

“La Giornata Nazionale del Trauma Cranico è un importante momento di incontro e confronto tra tutti i rappresentanti delle Associazioni” commenta Sandro Feller, Presidente della 21° GNTC “Emerge una chiara fotografia dell’assistenza e della riabilitazione dellaGrave cerebrolesione acquisita (GCA)in Italia. Pur con disomogeneità nei vari territori e aspetti da migliorare, il percorso sanitario ospedaliero presenta un buon livello di efficienza e organizzazione. Le criticità emergono nel momento successivo all’emergenza, ovvero il ritorno a casa e il successivo reinserimento lavorativo e sociale. Ad eccezione di poche realtà isolate, si fatica a proseguire e completare il percorso iniziato durante la fase acuta”.

La GCAè un problema non solo sanitario ma anche sociale e familiare. Per questo motivo, la terapia deve essere multidisciplinare:il paziente va ristabilito fisicamente, mentalmente e soprattutto, nella fase post acuta, a livello sociale e comportamentale. L’obiettivo è rendere possibile il loro reintegro totale nella società, anche nei casi più complessi.

Anche se il caso si presenta difficile bisogna sempre dare la miglior risposta possibile e spesso si ottiene di piu di quanto si potesse sperare in partenza  dice la dottoressa e relatrice del convegno Marina Zettin, direttrice del Centro Puzzle di Torino,Centro che si occupa esclusivamente dei traumatizzati cranici e delle gravi cerebro lezioni acquisite: “Dopo la riabilitazione ospedaliera, il percorso di chi ha subito un grave trauma cranico non è concluso, ma anzi entra nella sua fase più prolifica, cioè la parte socio-sanitaria: il paziente deve essere guarito a livello globale. Per questo noi del Centro Puzzle di Torino adottiamo un approccio olistico dove, aprescindere dalle condizioni del traumatizzato, partendo da una base teorica ricerchiamo nuove vie per una riabilitazione ad hoc, che coinvolga anche la famiglia e il lavoro. Alle terapie come la logopedia e la fisioterapia vengono affiancati dei trattamenti appositi per risolvere i problemi neuro-comportamentali; qui ci viene in soccorso la tecnologia: utilizziamo dei software per stimolare l’apprendimento della comunicazione verbale, gestuale e visiva, e un robot per l’equilibrio per gli esercizi di natura motoria e attentiva. La multidisciplinarietà dell’intervento è fondamentale, poiché tante funzioni del cervello corrispondono a tanti ingranaggi da dover solleticare”.

Il trauma cranico è la prima causa di morte e disabilità permanente negli individui sotto i 45 anni di età e la causa più frequente di decesso tra tutti gli eventi traumatici (dati Istat), in particolare a causa di incidenti stradali per eccesso di velocità e disattenzione.In Italia ci sono circa 15-20 casi di gravi cerebrolesioni acquisite per 100.000 abitanti l’anno, nella sola Lombardia si calcolano dagli 800 ai 1000 casi annui.

Il convegno ha proprio lo scopo di informare e diffondere consapevolezza su un argomento come la grave cerebrolesione acquisita e in particolare la sua fase post acuta: il malato, ancora traumatizzato, una volta tornato a casa deve affrontare una quotidianità non più scontata, ma ora nuova e complicata, soprattutto per le famiglie.Troppo spesso si sottovaluta l’impatto di un avvenimento del genere sui nuclei familiari, non pronti ad affrontare tutto ciò che comporta il post dimissione dall’ospedale, a tutti gli effetti una riabilitazione a vita.

“In questo momento nel nostro Paese” conclude Sandro Feller“ci sono delle gravi lacune a livello normativo e di ordinamento che riguardano le persone che tutti i giorni dedicano la loro vita ad assistere le persone colpite da GCA, quali la figura del Case Manager (colui che accompagna e guida la persona e la sua famiglia lungo il percorso di recupero) e la giusta retribuzione del Care Giver (colui che dedica la propria vita all’assitenza), oltre alla normativa sul “Dopo di noi”, che esclude di fatto le GCA. Durante il convegno si susseguiranno i dibattiti e gli interventi e verranno formulate delle proposte risolutive”.

La GNTC è anche un particolare momento di presentazione delle azioni passate e future, come sottolinea Paolo Fogar, Presidente della FNATC: “Abbiamo sottoscritto con INAIL Nazionale un protocollo d’intesa con l’obiettivo di validare un modello unico per tutto il territorio nazionale di presa in carico per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone con GCA. Assieme ad altre Associazioni di Volontariato abbiamo firmato la Carta di Foligno, con la Società Scientifica Italiana di Riabilitazione Neurologica (SIRN), col quale quest’ultimo si impegna a promuovere modelli applicativi su personalizzazione del progetto riabilitativo con coinvolgimento attivo “della persona paziente”, mentre le Associazioni si impegnano, parimenti, a sostenere il suddetto processo di coinvolgimento. La FNATC, che è parte attiva della Confederazione Europea dei pazienti e delle famiglie con trauma cranico, quest’anno ha invitato la delegazione Inglese, la quale presenterà un progetto che salvaguarda i diritti della persona con GCA nei momenti di difficoltà. Inoltre non parleremo solo dei bisogni delle persone con GCA ma anche dei loro diritti, così presenteremo la “Carta dei diritti delle persone con GCA e delle loro famiglie.

Il programma della giornata è diviso in quattro sessioni che andranno ad affrontare queste tematiche: dalla riabilitazione in fase acuta e post acuta alle esperienze e i progetti delle Associazioni in Europa e in Italia, passando per il ritorno al territorio e al rinnovo della collaborazione tra FNATC e le Società Scientifiche della Riabilitazione.

L’Associazione Amici di Samuel, nata in seguito al drammatico incidente in moto capitato a Samuel a Bergamo 23 anni fa, è vicina alle persone vittime di GCA affiancandole nel duro cammino di recupero, è presente nelle scuole e università con campagne di sensibilizzazione e prevenzione incidenti e inoltre svolge attività di sportello telefonico.

Ad arricchire ulteriormente il confronto interverranno anche personaggi come Ludovico Uristani e Caio Massimiliano, entrambi dell’AAdS – Associazione Amici di Samuel, i quali sottoporranno le loro difficili esperienze personali, e Claudia Maggio, psicologa responsabile scientifico Cooperativa Progettazione Bergamo, unica struttura presente nella Provincia di Bergamo specifica per le GCA,cheinvece presenterà i risultati di una ricerca sociologica proposta nelle scuole sulla prevenzione del trauma cranico, condottatramite l’ausilio di incontri con gli studenti e questionari di valutazione dedicati.

21 Giornata del Trauma Cranico – AGCA Milano in campo per la riabilitazione post GCA

Azioni e storie della Riabilitazione post GCA: con la partecipazione di AGCA Milano

Anatomia di un Ritorno alla vita dopo un grave Trauma Cranico: questo il titolo del Convegno organizzato dall’Associazione Amici di Samuel di Pedrengo e la Federazione Nazionale Associazioni trauma cranico (Fnatc), con la programmazione curata da AGCA Milano e la gestione organizzativa della Cooperativa Progettazione:

Le foto:

Arezzo Convegno Regionale: “SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE: QUALE AUTONOMIA POSSIBILE DOPO UNA GRAVE CEREBROLESIONE ACQUISITA?

IL Presidente di AGCAM Sandro Feller e la dott.ssa Claudia Maggio ad Arezzo al  Convegno di  A.TRA.C.TO. ODV

Dal titolo: “SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE: QUALE AUTONOMIA POSSIBILE DOPO UNA GRAVE CEREBROLESIONE ACQUISITA?”

Sabato 19 Ottobre 2019 dalle 8:30 alle 13:00 – AUDITORIUM BCC Banca del Valdarno – Via Montegrappa, 5 San Giovanni Valdarno (AR)

Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria entro il 16/10/2019

Per info e iscrizioni e-Mail: segreteria@atracto.it Tel:
347 6024683 (Ivana)

L’Associazione Traumi Cranici Toscani (ATRACTO) presente nel territorio regionale dal 1997, vuole approfondire attraverso questa giornata una delle principali tematiche che le persone con grave cerebrolesione acquisita (GCA) ed i loro familiari si trovano ad affrontare al momento del rientro nel territorio.

La disabilità acquisita infatti, anche se di lieve entità, diventa fonte inevitabile di disagio se non inserita in un contesto adeguato che possa facilitare il reinserimento sociale, familiare e lavorativo.

La giornata proposta vuole essere quindi uno stimolo per costruire ulteriori opportunità di salute, partendo dalla conoscenza delle strutture di riferimento e dai recenti modelli di presa in carico globale presenti nel nostro territorio toscano, approfondendo i principali esiti cognitivi e comportamentali successivi ad una GCA.

Verranno presentate esperienze, sia regionali che nazionali, dove le varie attività proposte sono intese come strumenti per educare all’autonomia, per il potenziamento delle capacità esistenti attraverso il “fare insieme” e “l’essere insieme” più forti e maggiormente capaci di riprendere in mano alcuni aspetti della “nuova vita”, sentendosi affiancati ed accompagnati in questo importante percorso da una rete integrata tra associazioni ed enti.

Ecco i documenti da scaricare:

Manifesto Convegno 19 ottobre 2019 brochure Convegno 19 ottobre 2019

brochure Convegno 19 ottobre 2019